Francesca Mo, an architect from Milan, has been for years in the field of authorial jewelry with a certain success. Her research is based on two basics: the observation of how nature in time takes back anthropic artifacts distorting their original forms, colors and proportions restoring their primordial virginity and the study of the chromatic juxtaposition of materials.
You can view some of the jewels belonging to the very first collection Vetri di mare (Sea’s glass): shattered bottle glass, modelled by the waves, mounted on red, yellow and white gold; the Arlecchini collection, tiles’ residues, shaped by the sea as well, where the terracotta contains debris of colored enamel, landscapes, fragments of color; the Ghiaccio (Ice) collection characterized by a clean and sharp form exalted by different and often bright tints.
In the Clessidre (Hourglasses) collection, the materials used are sand and semiprecious stones’ discards that move in between two thin pieces of glass that contain them. In some of them, as in small deserts, now and then shiny pebbles and minuscule clockworks resurge. In Stones collection there are : semi precious stones of many colours , hand cut. Other collections are Sirenis bracelets, earrings and necklaces composed by many little chips of silver bronze and gold, Ludus jewels playing with time and space and ‘Intrecci’ with textile In 2015 /2016 Pop, with plexi and gold, Moody ,revolving jewels, Lilliput very thin gold chains. Tales and Broken Line (2017) Mirrors, Luft and Ludus Narcissus (2018).
Francesca Mo lives and works in Milan.
MOASI via San Maurilio 7, 20123 Milano
Francesca Mo, architetto designer milanese, è da anni nella gioielleria d’autore e con successo. Il minimalismo e l’arte povera sono la base del suo “alphabeto artistico” corredato dalla sapienza nel equilibrio dei colori, delle forme, dei materiali e da una quasi maniacale precisione nella realizzazione dei suoi oggetti. Il filo conduttore di tutte le sue creazioni è l’immaginifico infantile che la mano adulta riesce a raccontare senza per questo mortificarlo e tanto meno omologarlo. Indossare un suo gioiello è come indossare una favola segreta.
La sua carriera in questo campo è scandita da mostre e dalle sue collezioni.
La prima “Vetri di Mare” : modellati dall’onda del mare i vetri di bottiglia, che da bambini si raccoglievano sulla spiaggia come pietre preziose e incastonati in oro rosso, giallo e bianco, sono diventati orecchini, collane, bracciali, gemelli. Così come, la sua seconda collezione, gli “Arlecchini”, residui di mattonelle, sempre lavorate dal mare, dove la terracotta conteneva avanzi di smalto colorato che sono paesaggi, schegge di colori, nuvole.
Con “Ghiaccio” passiamo dalle forme arrotondate dalla natura al taglio netto e preciso del vetro lavorato dall’uomo. Parallelepipedi di ogni colore compongono collane e orecchini. I supporti, sempre in materiali preziosi, restano essenziali e minimi. Arriviamo alla collezione “I movimenti del tempo”. In cui piccolissimi telai ovali, o rotondi, in oro, argento, bronzo incorniciano due fogli di vetro per contenere pezzetti minimi di vecchi orologi: griglie, rotelle, lancette ecc.
Il tempo incanta l’artista. Non la sua durata bensì il suo contenuto e, nella collezione Clessidre presentata al pubblico nel 2010, la sabbia diviene pietra preziosa. Sabbie gialle, o vulcaniche, o bianche o rosa, o di turchesi e coralli triturati, o di piccolissime conchiglie mischiate alla sabbia o di polvere d’oro che si muovono chiuse in due sottili ostie di vetro e incastonate in bronzo, alpaca, argento e oro. Saranno anelli, ciondoli, orecchini, collane. Gioielli in movimento, che raccolgono sempre e comunque il nostro immaginifico infantile.
Francesca Mo vive e lavora a Milano.
MOASI via San Maurilio 7, 20123 Milano